La parola Design, dopo molti anni di incursioni nella vita privata ed associata attraverso manifestazioni di vario tipo nelle case, sul lavoro, negli eventi, sul mercato e nei centri di formazione, è riuscita ad assumere un paio di ruoli. Il primo è rivolto agli addetti ai lavori ed esprime un “concetto” per esempio quello di progettazione. Il secondo ruolo è rivolto alla gente e non esprime un concetto, ma lascia immaginare una sorta di contenitore in cui risiedono tutti gli attributi e le qualità di cui la gente ha bisogno per apparire bene quando conviene ed affinare la propria identità. Poiché gli attributi con cui apparire bene sono socialmente determinati, il contenitore Design, è facilmente riempibile ed è facilmente aggiornabile. In merito a questo contenitore rientrano nel significato popolare di Design tutti gli oggetti, i prodotti grafici, le proposte di arredo del corpo, della casa dell’ufficio, della città e tutte le altre cose che possiedono gli attributi contenuti nel contenitore ideale Design. Questo contenitore si chiama “cose di tendenza”. Il Design per la gente è il contenitore delle cose che fanno tendenza e “quindi” sono estetiche, buone, vere, insomma rientrano nelle grandi categorie filosofiche e quindi sono legittime e legittimanti.