Luciano - penso di inviare un messaggio in bottiglia -
Nei post precedenti ho affermato che il progetto di crescita del PD
contempla il rapporto organico, storicamente determinato, fra ItaliaViva e
PD. I fatti mi davano torto: il PD stava sgridando Renzi. In sintesi, per
i miei amici, la caduta del governo, era impossibile. Agli stessi amici
dicevo che in base a questo rapporto organico il governo sarebbe caduto e
così è stato. Cosa accadrà? Se il rapporto organico è solido, allora Conte
non sarà più presidente. Se, invece, è in atto una forma di revisione del
rapporto organico, allora i tempi si allungano di quel tanto che è
necessario (per es. attraverso governi intermedi) per ricostruirlo
solidamente e andare alle elezioni da protagonisti
Alda - Rispondo a tutti i tuoi post sulla crisi di governo -
Hai ragionissima - in questo momento io sono in bilico tra due analisi:
una che considera il basso profilo dei politici: si è aperto il mercato e
servono posti per soddisfare gli appetiti; un’altra (quella in cui tu
credi) che vede in campo strategie raffinate: è in atto un momento
significativo e irripetibile (il Recovery Fund) e il PD lo vuole gestire
da protagonista ed averne il merito storico. Da qui il lavoro sottotraccia
affidato a Renzi già prima della crisi. Pur facendo la tara
sull'opportunità del momento e dei metodi, in fondo si tratta di una
battaglia ideale e, come tale, propria e a pieno titolo nella tradizione
della politica. Non condivido l'operazione ma penso che vincerà questa
seconda ipotesi
Luciano - sì alda, il PD non può rinunciare al suo ruolo storico, non può
essere la spalla di nessuno - per riconquistare la propria dignità ha,
quindi, attivato le forze interne a ciò predisposte (IViva) - come dico io:
un buon progetto di pianificazione - per questo penso che sia politica vera
e non un gioco di manovrine raso terra