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LA c MINUSCOLA

non voglio sembrare un aristocratico arroccato sulla Creatività con la C maiuscola. Aggiungo, quindi, che la creatività con la “c” minuscola c’è, ma è una dea minore. E’ creativo chi, giunto al bivio di un progetto, lascia la strada maestra e prende l’altra (de-vertere o de-vergere). La scorciatoia non è da tutti, perchè non è asfaltata, ma, nei secoli, è sempre stata praticata da quei pochi che erano predisposti mentalmente. Ieri non li chiamavano creativi, ma oggi sì, in modo retroattivo per legittimarne l’uso. Nei tempi moderni chi sa prendere strade laterali è considerato una risorsa che, messa sul mercato globale, accelera i processi. Per questo scopo sono state raccolte le basi disciplinari necessarie per esercitare i nuovi mestieri della creatività. Mestieri che si possono imparare. Ecco perché la “c” di creatività io la preferisco minuscola. Le discipline creative si trovano nel campo della comunicazione, del design e, come metodologia, in tutte le altre discipline. Io stesso ai miei laureati coreani, cui facevo corsi di alto perfezionamento in design, in realtà insegnavo a pensare divergente con le mie tecniche di stimolazione della creatività.

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