la mia posizione è nota ai miei allievi - l'arte e il design non sono parenti - seguono due strade di ricerca diverse con due obiettivi profondamente diversi - l'artista sviluppa ricerca per ottenere forme di rappresentazione (l'opera d'arte) che mostrano la sua maturazione, come dire che l'artista ha un unico committente che è se stesso - al contrario il designer svolge ricerca affinché la sua rappresentazione (il prodotto) abbia, come destino, il grande numero di utenti - Non mi è chiaro l'uso che fai della parola espressione - nel processo compositivo e in quello progettuale io pongo questa parola prima della parola rappresentazione e quindi prima dell'opera finale o del prodotto sul mercato - Nella fase di contatto con il pubblico, l'espressività che si può provare a fronte di un'opera artistica o di un prodotto è affare personale di chi interfaccia con essi, ma non è una componente intrinseca, ossia oggettiva, dell'opera o del prodotto - Ciò nel senso che in essi l'espressività non è un ingrediente aggiungibile a peso dall'artista o dal designer, ma è un momento di scelta assolutamente tecnico dentro un processo - ottimo argomento di confronto